Come
capita non lo so.
Eppure
succede periodicamente.
Quando
arriva il deserto consulto gli astri, la posizione della luna, il suo
ciclo per cercare un accordo, una spiegazione.
Spesso
trovo una coincidenza.
Ma
tanto cosa vale.
Rimane
lo sprofondare non appena la vita si è concessa in tutta la sua
ingenuità, il suo splendore. Con il sorriso di una bambina
desiderosa di crescere, di superarsi ogni volta.
Si
resta spiazzati tanta la potenza e la facilità degli accadimenti.
Tutto
sembra possibile.
Niente
si frappone.
Sei
sulla cresta dell'onda.
La
pienezza vitale ti ricolma i polmoni fino a saturarli.
Ti
senti esplodere.
Con
gli occhi lucidi.
Posseduto.
Felice.
Non
stai fermo un minuto.
Davanti
un mondo lì pronto a stregarti, a farti godere fino a toglierti il
respiro.
Lo
sai già.
Non
durerà.
L'indomani
tutta un'altra musica.
Via
gli scenari del giorno prima.
Il palco rimane vuoto.
Il palco rimane vuoto.
Dismesse
le maschere si rimane nudi.
Avvolti
dall'indifferenza.
Sottratti
da tutto.
Evanescenti
come il vento.
Al
massimo puoi riverberare tra le fessure l'urlo dentro.
Come
un fantasma senza pace.
Tutto
intorno si sottrae.
Per
una settimana ogni contatto viene meno.
Dopo
essere stati arsi dalla luce del giorno fino a bruciare, il
gelo umido della notte ti penetra dentro fino alle ossa. Come una
lama avvolgente.
Vorresti
scomparire.
Insopportabile
la vita.
Mediti
solo come abbandonarla.
Senza
fantasia.
Una
coazione infinita.
Sempre
la stessa scena.
Agita
in continuazione.
Il
sollievo di sapere di potersene andare.
Una
chance in più.
L'ultimo
estremo atto di libertà.
Smetti
di cercare le persone.
Tanto
non servirebbe.
La
frattura col mondo è totale.
Insanabile.
Fermo
davanti al computer.
Aspettando
chissà cosa.
Un
segnale vitale.
Un
innesto per un nuovo codice esistenziale meno spietato.
Intanto
pensi come arrestare questo trend.
Quale
parola magica in grado di attivare nuove energie, relazioni, fiat.
Nulla
funziona.
Rimane
solo l'attesa spasmodica, snervante.
Per
quanto ancora.
Presto!
Intanto getto bottiglie con un messaggio dentro.
Poche
le speranze.
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