Fa il poeta.
Per vivere il correttore di bozze.
A roma, la città eterna.
Passato da giurisprudenza allo studio delle culture
spirituali orientali con la prospettiva di fare carriera all'estero
di colpo ha incontrato per la sua strada cristo.
Da allora la sua vita è radicalmente cambiata.
Ora non cerca più.
Ha già trovato.
Saldo nella consapevolezza di avere già quanto si
aspettava, di essere oramai già salvo.
Tutto il resto non conta più.
Semmai si frappone solo come ostacolo verso la via
giusta.
Pensare di fare da sé, affidarsi solo alle proprie
forze.
L'hùbris d sempre.
Da che uomo esiste sulla terra.
Ma la soluzione era più semplice.
Allo stesso tempo più difficile.
Bastava dire sì con tutto sé stessi.
Acconsentire senza se, senza ma.
A che cosa?
Alla fede in cristo salvatore, alla sua opera, alla sua
potenza.
Poi testimoniarlo per annunziarne la buona novella.
Una storia già sentita.
Da qualche millennio.
A sentirla ancora ai nostri giorni sarebbe già
abbastanza strana e fuori dai coppi. Non fosse di aver
perduto la ragazza morta da pochi giorni. Il suo equilibro
psicofisico ne ha risentito assai al punto da vacillare.
Eppure a ben pensarci tutto questo non è poi così
sorprendente.
Ti converti.
Poi ti viene tolto quanto di più caro.
E lo vedi dagli occhi persi nel vuoto fissi senza foco
mentre sorseggia un whisky barricato.
Davanti il film di questi ultimi giorni probabilmente.
Eppure la sua fede non ha vacillato.
Anzi ne è uscita rafforzata.
Come se quell'evento avesse alla fine trovato la sua
spiegazione, il suo senso. Bastava solo leggerlo con gli occhi
giusti.
Tutto ciò non stupisce troppo se lo si inserisce
all'interno di un cammino messianico.
Proprio quando sembra di aver perso ogni cosa, ogni
speranza, quando l'evidenza nega ogni più logico presupposto, ecco è
lì che bisogna fare il salto. Anzi è proprio quell'abisso del senso
a essere la manifestazione più evidente di essere nel retto cammino.
Ma questo è fuori di testa ti ripeti dentro.
Bene. Questa è la follia del cristo come titolava un
bel libro di qualche anno fa, “l'amore folle di dio”.
Così, nonostante lo vedi sbandato, totalmente
impossibilitato a badare a se stesso, smarrito nei suoi pensieri,
senza i piedi per terra, eccolo lì a farsi testimone del cristo con
tutta la fede possibile. Come un vero martire.
E non sai più cosa dire.
La solita storia ripetuta all'infinito.
Il dramma di ognuno tra sé e sé.
Contro ogni logica, ogni evidenza possibile.
Credi in cristo?
Sì. Lo credo.
Nient'altro da aggiungere.
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