Non era l'orario giusto.
Come tante altre volte la porta
era aperta.
Ancora per poco.
La minuta signora magrolina non
troppo alta, sebbene slanciata, sempre ben curata, capelli biondo
scuri appena passati sotto le mani di qualche parrucchiere, camice
bianco come un'infermiera o una farmacista, sempre con il sorriso in
volto, stava per serrare la porta prima di avviarsi verso casa.
Andava lì per prendere
cioccolate fondenti.
Tre al prezzo di due.
A volte chiedeva mandorle, altre
lenticchie.
Oramai poteva dirsi un cliente
abituale.
Anche quel giorno venne accolto
con un gran sorriso. Dietro però si nascondeva una fragilità
nascosta a malapena. Gli occhi lucidi, le mani strette davanti lo
stomaco, il corpo in tensione a testimoniarlo silenziosamente.
Non so perché, un giorno più
storto del solito, si era confidata con lui. Forse perché lo vedeva
così differente dai soliti clienti. Sempre con il sorriso pronto, la
battuta simpatica. O più semplicemente perché aveva avvertito la
sua natura gentile. Le solite cose. Un senso di colpa a dismisura
d'uomo, l'incapacità di reagire a chi più scaltro sa approfittare
di animi deboli, sinceri. Quelli in grado di vedere la realtà solo
in rosa, quasi regnasse ovunque la pace.
Da allora non si erano più
visti.
In barba alle regole lo fece
entrare nonostante non fossero ancora le tre e mezzo.
Lui le chiese come stava, se
aveva risolto i suoi problemi.
Scuotendo le spalle rispose di
no. Impossibile superarli alla sua età. Come se un destino avverso
le avesse stregato l'esistenza per l'eternità. Tra i due si era
aperto un canale profondo. Dopo quella confessione spontanea qualcosa
era scattato.
Anche lei le domandò come
stava.
Fu sincero.
Quanto lo era stata lei l'altra
volta.
Non va benissimo.
Problemi di donne. Troppo prese
a pensare ai loro problemi per elargirti spontaneamente un sorriso o
un abbraccio affettuoso.
Tra di loro non era così.
Lo si percepiva dall'aria carica
di elettricità.
Alle sue parole rimase un po'
sorpresa.
Un ragazzo bello, simpatico con
tanta energia.
Come può avere dei problemi.
No. Non lo aveva previsto.
Per lei doveva rimanere il
principe con il mantello azzurro senza macchia. Solo a lui avrebbe
rivelato i segreti più intimi.
Però le cose non stavano così.
La vita spesso segue percorsi
tortuosi.
Basta sollevare un po' il
coperchio per vedere cosa bolle in pentola.
Eppure qualcosa in
quella confessione inaspettata era passata. Lui stava da una parte,
lei dall'altra del bancone. I loro volti si avvicinarono fino a
sfiorarsi le guance per un saluto natalizio. Poi dopo il distacco un
leggero attimo di commozione. Subito smorzato da una battuta giusto
per arginare quella lacrimuccia già pronta a esondare le orbite per
scendere repentina a terra. Prima di lasciarsi le disse con tutta se
stessa. Quando hai bisogno di sfogarti vieni pure. Sarò qui ad
ascoltarti.
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