Non so come.
Qualcosa è
successo.
Sta succedendo.
Oltre le barriere
spaziali.
Un pensiero sospeso.
Eppure efficace.
La voglia di vedere
qualcuno che non c'è se non nei pensieri.
Un sms abortito.
Un desiderio
d'incontro non realizzato.
Per non traviare.
Eppure basta
l'intenzione.
Affidandosi.
Come lanciare un
messaggio nell'etere.
È
sufficiente essere
sintonizzati, aperti.
Non importa la
distanza.
Qualcosa risuona.
Non quanto
prospettato.
Quello è solo un
pretesto.
Allora mondi
all'apparenza lontani si avvicinano fino a toccarsi tangenzialmente.
Storie parallele si
intrecciano.
Quasi si fosse tutti
dentro una medesima partitura.
L'indomani un
messaggio su FB.
Inaudito fino a poco
prima.
Il motivo, per
parlare insieme di un film appena visto.
Nell'altro caso un
sms dalla francia.
Dopo un anno e più
di eclissi totale.
Un'amica di
passaggio bisognosa di ospitalità.
Nuovi percorsi si
schiudono.
Impensabili fino a
poco prima.
Eppure possibili.
Senza sforzo, senza
doversi esporre.
Lasciando essere le
cose.
A contare di più la
propria disponibilità.
Un dispositivo
efficace in grado di attivare situazioni.
Non prima di essersi
abbandonati alle misteriose forze cosmiche.
Innalzando un canto
di gloria.
Un ohm vibrante
nell'aria.
Un canto in lingue.
Ovvero parole
significanti pure.
Eccedenti qualsiasi
volontà di significazione.
Pensieri sospesi.
Con il cuore in
mano.
Dopo aver messo ogni
preoccupazione alle spalle.
Lo sguardo in
avanti.
Fiduciosi.
Allora qualcosa
risuona.
La forza folle
dell'amore
Per accorciare
distanze.
Per avvicinare mondi
paralleli fino a farli implodere l'uno sull'altro.
Ieri sul treno un
messaggio.
Ti penso fitto.
Sei quaggiù.
Non ancora.
Sto arrivando.
Dopo solo un calore
estremo.
In grado di
sciogliere ogni barriera.
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