lunedì 29 ottobre 2012

Perfetta letizia

Inutile piangersi su.
L'apocalisse c'è già stata.
Non si tratta più di ostinarsi a conservare simulacri oramai vecchi, a intestardirsi nell'adattare forme di vita oggi del tutto inefficaci.
Anche l'ultima generazione nichilista, quella sospesa nella terra di mezzo mentre tutto veniva giù è stata superata.
Non è più tempo di testimoniare il disagio urlandolo o cristallizzandolo in forme solo simboliche non senza sentirsi vittime di una certa fatalità.
Uno stuolo di giovani è lì pronto a rimpiazzare i vuoti lasciati da chi si è disinteressato di tutto preferendo non partecipare al gioco per non compromettersi.
Basta blaterare invano, piangersi addosso, mettere in scena comportamenti esistenziali poco aperti ai nuovi cambiamenti.
Gli ultimi arrivati parlano poco.
Non hanno tempo da perdere.
C'è un mondo da ricostruire, nuove forme di vita da incarnare.
Un lusso potersi impantanare in inutili dialoghi.
Altra la sapienza cercata.
Innantitutto ripartire dalle cose minimali essenziali per vivere.
Tutto quanto i nostri avi conoscevano già.
L'arte di vivere con semplicità, umiltà senza chiedere nulla a nessuno.
Oggi risulta più importante conoscere come si coltiva la terra liberata dai dispositivi economici dello sfruttamento capitalistico a oltranza. Ecco allora l'interesse per gli orti sinergici. Lo studio delle erbe selvatiche, delle loro proprietà. Per arrivare a sapersi curare all'occorrenza. Il tutto grazie a una cultura olistica vecchia e nuova allo stesso tempo capace di interpretare proficuamente i segni nascosti della natura. In fondo si è tutti parte dello stesso sistema, dello stesso campo energetico.
Sorretti da un nuovo vocabolario indecifrabile per i più, sono loro gli ultimi alchimisti.
Con poche parole, gesti, quelli giusti, provano a stimolare la natura per attivarla quanto basta. Lo scopo di assecondare i suoi processi al fine di migliorarne la performance. Tutto questo col massimo rispetto di ogni partecipante al banchetto della vita. Non senza ricercare nuove potenzialità inaudite tutte da scoprire. Non prima  di essersi liberati da tutte le gabbie culturali di chi li ha preceduti. E non c'è dialogo con i dinosauri del passato.
Diretti alla meta senza indugi non si lasciano traviare. 
Quasi fossero schermati da tutto.
Hanno fretta di arrivare, di segnare la materia nuda in modo efficace.
C'è un mondo nuovo da produrre, da far emergere dalle macerie tutt'intorno.
Tutto in perfetta letizia.

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