Inutile piangersi
su.
L'apocalisse c'è già
stata.
Non si tratta più di
ostinarsi a conservare simulacri oramai vecchi, a intestardirsi
nell'adattare forme di vita oggi del tutto inefficaci.
Anche l'ultima
generazione nichilista, quella sospesa nella terra di mezzo mentre
tutto veniva giù è stata superata.
Non è più tempo di
testimoniare il disagio urlandolo o cristallizzandolo in forme solo simboliche non senza sentirsi vittime di una certa fatalità.
Uno stuolo di
giovani è lì pronto a rimpiazzare i vuoti lasciati da chi si è
disinteressato di tutto preferendo non partecipare al gioco
per non compromettersi.
Basta blaterare
invano, piangersi addosso, mettere in scena comportamenti
esistenziali poco aperti ai nuovi cambiamenti.
Gli ultimi arrivati
parlano poco.
Non hanno tempo da
perdere.
C'è un mondo da
ricostruire, nuove forme di vita da incarnare.
Un lusso potersi
impantanare in inutili dialoghi.
Altra la sapienza
cercata.
Innantitutto
ripartire dalle cose minimali essenziali per vivere.
Tutto quanto i
nostri avi conoscevano già.
L'arte di vivere con
semplicità, umiltà senza chiedere nulla a nessuno.
Oggi risulta più
importante conoscere come si coltiva la terra liberata dai
dispositivi economici dello sfruttamento capitalistico a oltranza.
Ecco allora l'interesse per gli orti sinergici. Lo studio delle erbe
selvatiche, delle loro proprietà. Per arrivare a sapersi curare
all'occorrenza. Il tutto grazie a una cultura olistica vecchia e nuova
allo stesso tempo capace di interpretare proficuamente i segni nascosti
della natura. In fondo si è tutti parte dello stesso sistema, dello
stesso campo energetico.
Sorretti da un nuovo
vocabolario indecifrabile per i più, sono loro gli ultimi alchimisti.
Con poche parole,
gesti, quelli giusti, provano a stimolare la natura per attivarla
quanto basta. Lo scopo di assecondare i suoi processi al fine di
migliorarne la performance. Tutto questo col massimo rispetto di ogni
partecipante al banchetto della vita. Non senza ricercare nuove
potenzialità inaudite tutte da scoprire. Non prima di essersi liberati da tutte le gabbie culturali di chi li ha preceduti.
E non c'è dialogo con i dinosauri del passato.
Diretti alla meta
senza indugi non si lasciano traviare.
Quasi fossero schermati da tutto.
Quasi fossero schermati da tutto.
Hanno fretta di
arrivare, di segnare la materia nuda in modo efficace.
C'è un mondo nuovo
da produrre, da far emergere dalle macerie tutt'intorno.
Tutto in perfetta
letizia.
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