Da qualche parte si era deciso il
loro incontro.
Anche se non c'era la certezza.
Tante cose dovevano concatenarsi
insieme perché succedesse.
Anche quel giorno il sole si era
alzato presto.
L'aria era calda.
Quanto bastava per sgranchire le
miofibrille.
Fatto capolino dal solito rifugio
aveva ripreso a volare ronzando. Un suono così familiare da non
sentirlo più. A colpirla invece una strana melodia lontana, una
vibrazione bassa ripetuta come un mantra.
Lo stesso giorno rintanato nel
solito buco aspettava. Con la luce o con il buio non faceva molta
differenza. Da mesi era in attesa. Nel frattempo con tanta pazienza
aveva tessuto quel tappeto delicato illuminato la mattina dalle gocce
della rugiada attraversate dai primi raggi di sole. Non era molto
grande. Quanto bastava per accogliere gli ospiti. Come ogni giorno
immobile da un lato pizzicava le corde con sapienza per produrre una
vibrazione armonica la più ammaliante. In molti si erano avvicinati
per ascoltarla. Qualcuno ogni tanto si faceva avanti. Allora era
festa grande.
Mentre volava spensierata quel
suono si faceva sempre più presente. Al punto da catturare tutta la
sua attenzione. Come attirata da un magnete non riusciva più a
filare diritta. Quasi dimentica della meta aveva cominciato a
disegnare traiettorie ondivaghe. Come fosse ubriaca. Più si
avvicinava più quella musica la conquistava. Da lontano sembrava
stesse danzando. Le veniva naturale di muovere il corpo sinuosamente
chiudendo gli ocelli. Un giro, un altro ancora. Una picchiata verso
terra. Poi a tutta birra verso il cielo. Passo dopo passo stava per
arrivare alla fonte di quel suono meraviglioso. Tanto più si
avvicinava tanto più le note venivano naturali al suo partner.
Entrambi in trance, l'una per il suono, l'altro per la visione di
quella danza erano alla ricerca del ritmo perfetto. Quello in grado
di accordare pienamente i loro mondi fino al punto di farli
coincidere.
Poi di colpo la danza si fermò.
Impossibile muovere le ali.
Come si fossero appiccicate a
qualcosa di vischioso.
Ancora in preda a quella frenesia
non capiva cosa stava succedendo. Tanta la voglia di ballare ancora.
A un certo punto la musica si
arrestò.
Al suo posto solo battiti
frenetici di passi in avvicinamento.
Il tappeto sottile dove si era
fermata cominciò a ondeggiare paurosamente. Alla fine come previsto
si incontrarono.