Le orecchie tappate.
Per arrestare le pale rotanti del ventilatore.
Basta poco per immergersi.
Resta un rumore di fondo monotonale tutto indifferenziante.
Finalmente soli.
In compagnia delle proprie angosce.
Da tenere a bada per non lasciarsi influenzare.
Schermati dal fuori resta da erigere un muro dentro impenetrabile.
Per non ascoltarsi più.
A denti stretti.
Un respiro profondo.
Poi lo sguardo fisso sui libri.
Fino a perdersi del tutto.
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