domenica 30 ottobre 2011

Il teatro della crudeltà

Antonin Artaud è morto di cancro al retto come la zia.
Forse proprio così ha compiuto la sua opera senza opera.
Al di là di ogni contaminazione metaforica.
Per non sparpagliare fuori altri scarti.
Tappandosi letteralmente il buco del culo.
Per smettere di seminare intorno.
Per non generare più.
Opera implosa per eccellenza.
Disimpegno totale verso le proprie funzioni vitali.
Kundalini turgida di feci dure impossibilitate a uscire se non ripercorrendo il tragitto contrario verso l'alto. Al punto di innalzarti fino alla morte.
Un sacrificio perfetto!

Nessun commento:

Posta un commento