giovedì 2 gennaio 2014

La vita non è un film

Per un attimo aveva pure pensato all'impossibile. Complice la telefonata con pierpaolo ancora stregato dal ricordo fatale di quell'incontro speciale con una ragazza la notte di un ultimo dell'anno a bologna. La sua futura donna. Quattro anni dopo, nonostante la fine dell'idillio, non si dava per vinto. Diretto al casello per bologna si apprestava a riscrivere la storia, a redimerla. Pur di riaprirla a altre possibilità. Così da rendere il passato ancora vivo. In barba alle ferree leggi di un tempo cronico spietato. L'obiettivo provare a trovarla per farle vedere una nuova prospettiva seducente. Insomma gettare ancora scintille di speranza, nonostante tutto. Pierpaolo ti amo per questo. Grazie di esserci. Per un istante aveva immaginato lo stesso scenario per sé. Però a ruoli invertiti. Lei a sorprenderlo per una volta. Sentirla aprire la porta, salire le scale di corsa desiderosa di abbracciarlo. Proprio mentre lui stava meditando una fuga disperata. Ma si sa la vita non è un film recita una famosa canzone di qualche anno fa. Non con lui. Chissà con chi. A roma. A festeggiare il nuovo anno. E in culo a tutto. In risposta sullo sfondo il solo rumore metallico di un mezzo in avvicinamento per portare via ogni cosa. Per fare vuoto.


Sei arrivata tardi.
Il furgone carico era già uscito di casa, lanciato irrefrenabilmente con tutto il suo peso nella ripida discesa antistante.
Una manciata di metri di troppo.
A camera oramai vuota.
Ho smorzato il tuo entusiasmo festaiolo.
Per certi versi un tempismo perfetto.
Va bene così.
A cose fatte.
Guadato il rubicone.
Rimane solo da affidarsi allo spirito, a quanto può essere chiamata ancora provvidenza.
Altro non so vedere, sperare.


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