martedì 22 gennaio 2013

Reasonanz

Non so come.
Qualcosa è successo.
Sta succedendo.
Oltre le barriere spaziali.
Un pensiero sospeso.
Eppure efficace.
La voglia di vedere qualcuno che non c'è se non nei pensieri.
Un sms abortito.
Un desiderio d'incontro non realizzato.
Per non traviare.
Eppure basta l'intenzione.
Affidandosi.
Come lanciare un messaggio nell'etere.
È sufficiente essere sintonizzati, aperti.
Non importa la distanza.
Qualcosa risuona.
Non quanto prospettato.
Quello è solo un pretesto.
Allora mondi all'apparenza lontani si avvicinano fino a toccarsi tangenzialmente.
Storie parallele si intrecciano.
Quasi si fosse tutti dentro una medesima partitura.
L'indomani un messaggio su FB.
Inaudito fino a poco prima.
Il motivo, per parlare insieme di un film appena visto.
Nell'altro caso un sms dalla francia.
Dopo un anno e più di eclissi totale.
Un'amica di passaggio bisognosa di ospitalità.
Nuovi percorsi si schiudono.
Impensabili fino a poco prima.
Eppure possibili.
Senza sforzo, senza doversi esporre.
Lasciando essere le cose.
A contare di più la propria disponibilità.
Un dispositivo efficace in grado di attivare situazioni.
Non prima di essersi abbandonati alle misteriose forze cosmiche.
Innalzando un canto di gloria.
Un ohm vibrante nell'aria.
Un canto in lingue.
Ovvero parole significanti pure.
Eccedenti qualsiasi volontà di significazione.
Pensieri sospesi.
Con il cuore in mano.
Dopo aver messo ogni preoccupazione alle spalle.
Lo sguardo in avanti.
Fiduciosi.
Allora qualcosa risuona.
La forza folle dell'amore
Per accorciare distanze.
Per avvicinare mondi paralleli fino a farli implodere l'uno sull'altro.
Ieri sul treno un messaggio.
Ti penso fitto.
Sei quaggiù.
Non ancora.
Sto arrivando.
Dopo solo un calore estremo.
In grado di sciogliere ogni barriera.

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