giovedì 10 giugno 2010

Dinamismo puro

Le acque si rompono, la vita senza più resistenze comincia a sgorgare con forza. Allora si sente premere dentro sul petto una tensione decisa. Le immagini si fanno fitte a cascata ritmate dalle trombe dell'apocalisse. Dal suolo si sollevano marciando in fila tutte le ombre spente e seppellite del tuo passato.
È il momento della trasformazione redentiva.
Tutto collassa lì in quel punto isterico. Buco nero dove passato e futuro precipitano. Il fiato si sospende e la respirazione diviene più profonda e infinita. L'entusiasmo prevale su ogni altra emozione, i muscoli tirati per le briglie da una potenza autoalimentantesi si attivano. Il corpo si tende come una molla pronto a scatenarsi in una azione devastante. Le corde vocali cominciano a vibrare. L'aria immessa viene forgiata in urlo lacerante, bestiale e divino allo stesso tempo. Il tutto condensato nella frazione di un istante interminabile. Picco di vita all'ennesima potenza. Pulsione informe allo stato perennemente nascente. Pur resistendo in una immobilità assoluta.
Dinamismo puro.
Sospensione eccezionale.
Butto fuori l'aria.
I parametri vitali riacquistano lentamente i valori più usuali.
Tutto torna alla normalità senza più sussulti particolari.
La vita riprende a scorrere entro argini più tranquilli.
La piena è già riassorbita.
Le acque sono ora calme e di nuovo sotto il livello di guardia.

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