venerdì 15 aprile 2011

Lili irrefrenabile

Già il “Mharchellaaa” felliniano conclusivo ci aveva conquistato.
Poi c'è stata l'esibizione con BeMyDeelay, alias Marcella.
È ancora eccitante ripensare al gesto reciproco di spoliazione della maschera durante l'esibizione live.
Erotismo allo stato puro.
Trasudante genuinità.
La stessa di bambini immorali.
Capaci di tutto.
Senza vergogna.
Oltre qualsiasi perversione quand'anche polimorfa.
In quanto non c'è più nulla da trasgredire.
Ogni legge ha compiuto il suo destino scomparendo dall'orizzonte del senso.
Rimane solo una sensualità basilare.
Il piacere puro.
Lo scambio di sguardi è memorabile.
Non so se l'avevate programmato.
In tal caso cambierebbe tutto e questa analisi sarebbe da rivedere.
Fino a prova contraria quei gesti hanno incarnato l'inatteso, l'imprevisto all'interno di un rito iniziatico. Al punto di sorprendere le stesse protagoniste.
Mettere una maschera per diventare altro.
Per lasciarsi trasformare.
Una volta posseduti...
Via il mezzo, l'artificio della metamorfosi.
Sia esso maschera o velo.
Come quello usato dall'illusionista.
Compiuta la trasformazione non serve più.
Certo ci vuole anche la parola magica.
In questo caso la musica, il mantra ossessivo, demoniaco.
Per sedurre gli spiriti.
Così da divenire gli attori nella scena dell'Altro.
Secondo il Suo copione.
Fosse anche solo per assecondare il desiderio profondo o la natura misteriosa, arcana.
Vita nuda irripetibile, irrefrenabile.
Impossibile da fermare in un immagine, riprodurre in un filmato.
Nonostante la ripetizione continua.
Al massimo si ottiene solo l'edulcorazione dell'evento.
Fino all'annientamento totale dei suoi significati altri.
Infatti l'imprevisto diventa previsto, atteso.
Niente più souspance, spiazzamento.
L'eccesso di visione conduce solo a una masturbazione oscena.
Anche questa lettera risulterebbe oscena se pensasse di riportare a essere quella situazione.
Forse lo sarebbe comunque.
In ogni caso si prova solo a testimoniare di un'assenza.
Come quando si gioca col morto.
Evitando di usare le parole per coprire, nascondere lo spazio lasciato libero dall'evento sparito per sempre.
Infatti tale evento è sullo stesso piano dell'istante, dell'eros e della morte. Non se ne può parlare senza stravolgerli, misconoscerli, traviarli.
Comunque alla fine è tutto una mistificazione.
A partire dai nomi.
Lili Refrain.
Traducibile con qualche licenza con Lili fermati o anche riprenditi...
Volendo anche nel senso di riprendere, filmare e allo stesso tempo fermare la realtà. Sapendo di perderla conservandola.
Stesso discorso per BeMyDeelay.
Essere il proprio eco, ritardo.
Potrebbe portare a pensare a una riproduzione dell'identico a oltranza. Come un loop minimalista osceno.
Sarete invece capaci di raccogliere la sfida dell'identico del non identico e compiere ancora il miracolo della trasformazione dell'acqua in vino, meglio poi se in spritz o tequila? Visti i tempi...
Un bel paradosso.
Risolvibile solo continuando a mettervi in contatto con i vostri demoni.

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