martedì 7 ottobre 2014

Con tatto

Toccarsi.
Abbracciati.
Il modo di stare più intimi possibile.
Punto punto.
Poro su poro.
Così vicini da non lasciare spazio.
A parole, immagini, programmi.
Solo il contatto.
Senza restituire altro.
Un vuoto consistente.
Quanto la totalità.
Niente relazione.
Mediazione.
Per non ridurre l'altro.
A qualcosa, qualcuno.
Fosse pure un ricordo bellissimo.
Una parola magica.
Da manipolare.
Articolare a posteriori.
Prima separare.
Poi inseguire una fantomatica unione perduta.
Da ri-affermare.
Tatto.
Tutto.
Inseparabilità nella separatezza.
Confusione di differenze neutralizzate, sospese.
Esperienza divina per antonomasia.
In principio fu il tatto non il logos

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