mercoledì 21 maggio 2014

E notte fu

Lyon.
Cinque della mattina.
In tram sopra il ponte del fiume la rhon.
Sui vetri colorati dai riflessi della notte le prime luci dell'alba.
Sei e dieci.
Stazione routière.
Si parte per tourin.
Un viaggio della speranza per molti.
Sul bus la vita sdraiata di corpi neri abbandonati sui sedili.
In silenzio.
Solo il vociare roco di due nigger seduti in fondo.
Un botta e risposta incomprensibile.
La vita nuda come un fiume in piena.
Chilometri di parole una dietro l'altra.
Senza fine.
Cosa avranno da dirsi di così urgente, incontenibile in quel dialetto franco afrikano.
Più avanti qualcuno si concede una russata.
Altri delegano la voce a suonerie melodiche, a musiche di fondo filtrate dagli auricolari.
Per il resto è notte fonda.
Nonostante la luce abbia già vinto sull'oscurità.

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