giovedì 7 marzo 2013

L'ultimo capitolo




Non è facile scomparire.
Specie se il tuo carnefice ha altro da fare, problemi burocratici, economici da sbrigare.
Ci si avviava al secondo anno di sopravvivenza.
Intorno all'Xm un fermento inarrestabile.
Tutto era cambiato nel volgere di qualche mese.
La stretta sempre più forte.
Le ruspe ancora più vicine a erodere con i loro bracci alzati il terreno circostante. Centimetro dopo centimetro. In attesa di sferrare il colpo mortale.
Ma non era così semplice.
Non era andata come preventivato.
Si sa come vanno le cose da queste parti.
Alla fine svelata la verità.
Quella supposta da sempre.
Di tutti gli accordi per salvaguardare la zona abitata dal traffico così da renderla vivibile, insomma ecocompatibile, come si usa dire oggi, era stato realizzato solo quanto negli interessi degli imprenditori edili.
La solita storia.
Costruire case vendibili al prezzo più elevato.
Aprire il mercato a quella classe di privilegiati in barba a quanti già lì sul territorio.
Così ecco sorgere tre mostruosi palazzi a lambire la sagoma sullo sfondo di san luca sui colli fino a offuscarla al tramonto con le loro superfici grigio scure. La testa di ponte di tante palazzine a schiera tutto intorno.
Cosa vuoi gliene freghi qualcosa di armonia del paesaggio, di salvaguardia dei simboli vivi di quel luogo.
Unico obiettivo trasformare in cemento vendibile quelle terre desolate dell'ex-mercato, paradiso di erbacce libere di infestare ogni angolo. Almeno fino a poco tempo prima.
Anche loro in quanto ospiti indesiderati saranno strappate via per lasciare posto a quell'erbetta sempre verde, tutta uguale, a qualche fiore di serra, magari esotico, a piante ornamentali non troppo vistose, a patto di non sporcare troppo con le foglie in autunno, di non lasciare a terra i frutti marci in estate. Inaccettabile per il paradigma igienista sposato da tempo ai piani alti del nuovo comune lì a fianco.
Cosa poter fare ancora?
Due anni andati senza trovare la benché minima soluzione, la volontà, la forza necessarie per opporre una resistenza efficace.
Missione impossibile.
Eppure la rabbia e lo schifo accumulati in quegli anni aveva trovato alla fine lo sfogo giusto e anche la rappresentazione più nitida e efficace.
A sfidare quelle ruspe un murales.
Non uno qualsiasi.
L'ultimo possibile prima dell'apocalisse.
Neanche il tempo di essere finito.
Già in prima linea.
Con sullo sfondo i rumori metallici delle macchine da guerra del sistema sempre più vicine. Le stesse disegnate sul muro. Totale sovrapposizione tra finzione e realtà. Neanche fossimo a gaza.
A destra un'onda umana come uno tsunami pronta a spazzare via a sinistra tutto il marcio visto in questi anni, il potere indifferente, i suoi collaboratori uniformati a qualsiasi livello.
Blackblock, ciclofficinari a cavallo di tallbike con la lancia puntata, migranti, squatter uniti per travolgere per sempre quel male organizzato.
Un sogno.
Il più bello possibile.
Un monito per chi vorrà sfidarlo.
Un gesto estremo a futura memoria.
Il più elevato, il più potente.
Un'ultima narrazione epica per ricapitolare quei dieci anni e più di Xm.
Una speranza mai doma.
Una testimonianza indelebile.
Un capolavoro quanto la cappella sistina, un quadro di bosh ispirato però disegnato da un bambino cresciuto con certa mitologia fantastica hollywoodiana. Lontano parente dei più cupi, esitenziali murales della giovinezza.
Più forte di qualsiasi urlo, di qualsiasi protesta.
Da solo a fronteggiare quei lavoratori pronti a essere lo strumento del potere in cambio di un tozzo di pane.
Contro quella violenza agita il muro dell'arte, della forma perfetta, sublime come non mai attraverso una narrazione corale facilmente leggibile da tutti, lì pronta a alzare la voce.
Sarà sufficiente per trasformare gli animi di quanti oseranno sfidarlo a colpi di piccone?
Riuscirà da solo a risucchiarli dentro quel vortice purificatore.
E tutti quei fieri combattenti saranno lì al momento opportuno per marciare contro quel nemico spietato? Si sveglieranno dal loro torpore? Basterà per ridestare dalla tomba le loro membra arrugginite?
L'immaginazione al potere.
La forza della rappresentazione.
Per un ultimo miracolo.
Di certo il canto del cigno dell'Xm.
Acme e fine allo stesso tempo.
Il gesto più alto contro il bieco interesse di parte.
Senza più temere nulla.
Bada barbaro invasore.
Quella sarà la tua fine.


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