venerdì 24 settembre 2010

Destino e rivoluzioni lunari

Destino
Non so cosa c'era prima.
Quali tavolette abbiamo scelto in sorte.
O quale bottone abbiamo pigiato senza saperlo.
Ma lo scenario apertosi è stato sublime.
Spiazzante.
Ammutolente.
Un'annunciazione nel deserto.
Un'epifania sottile.
Un chiamare e un rispondere reciproco.
Sento ancora viva la tua voce tremante.
Tanta la sorpresa di trovarmi li.
Quanto durerà?
Chi lo sa.
Magari è stata solo casualità.
Però la più improbabile.
Quante volte infinite si è ripetuta la scena senza successo?
Io in bici e tu a piedi.
Quante volte ci siamo cimentati a vuoto su quella salita amena senza incontrarci.
Immersi nei propri pensieri.
Nei propri silenzi.
Aspettando chissà cosa.
Quale incastro cosmico ha permesso ieri quella svolta?
Quale rivoluzione.
Non so rispondere.
Rimango ancora stupito.
All'ombra di una luna crescente spaccata nettamente in due.
Sullo sfondo di un cielo limpido di fine estate.


Rivoluzioni lunari
Anche oggi tramonterai dall'orizzonte.
Dopo esserti mostrata totalmente.
Scomparirai.
Per apparire in nuove forme.
Intanto assisto alla tua dissoluzione.
Differenze insanabili emergeranno.
Fino all'ecatombe.
Quando la luce del tuo volto si spegnerà del tutto.
Allora nuova vita sgorgherà ancora.
Inaspettata.
Si sarà ancora pronti?
Disposti a risuonare armonicamente insieme?
Però non passivamente.
Continuando a resistere a oltranza.
Per partecipare a qualcosa di entusiasmante.
Da definire.
Oltre eros.
Oltre agape.
Al di là di un divenire indifferente, spietato.
Al di là di una staticità paralizzante, anestetizzante.

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